Dopo 16 anni si chiude a sorpresa l’opera a fumetti di Robert Kirkman che ha ispirato la popolare serie The Walking Dead.
Lo scrittore Robert Kirkman ha inaspettatamente concluso il suo famoso fumetto horror, The Walking Dead. Il nuovo numero, #193, sarà l’ultimo della saga di non morti che ha ispirato il franchise televisivo di AMC, che segue le vicende di Rick Grimes e suo figlio Carl in un’apocalisse zombi. Il primo albo del fumetto è stato pubblicato nel lontano 2003.
In una nota a chiusura del #193, Kirkman conferma che si tratta dell’ultimo fumetto dell’opera spiega perché non ha preparato i lettori per la sua scomparsa.
“Questa è la fine di The Walking Dead”, scrive. “È tutto… è finita… abbiamo finito. Sono sicuro che avrete un milione di domande… e sono sicuro che sarete molto emozionati per tutto ciò… se non peggio. Sono assolutamente disposto a scommettere che alcuni di voi saranno arrabbiati. Lo capisco. Voglio dire… Perché non lo abbiamo annunciato in modo che i fan potessero prepararsi? Beh… personalmente… odio sapere cosa sta per succedere. Come fan, odio quando mi rendo conto di essere al terzo atto di un film e che la storia sta per finire. Odio poter contare le interruzioni pubblicitarie e sapere che mi sto avvicinando alla fine di una serie tv. Odio che possiate capire quando siete arrivati alla fine di un libro o di un fumetto.
“The Walking Dead è sempre stato caratterizzato dall’effetto sorpresa. Non sapere cosa succederà una volta girata la pagina, chi morirà, come morirà… è stato essenziale per il successo di questa serie. È stata la linfa vitale che ci ha fatto continuare in tutti questi anni, mantenendo le persone coinvolte. Sarebbe stato semplicemente sbagliato e contro la natura di questa serie non rendere il finale sorprendente al pari di tutte le morti più importanti… da Shane a Rick”.
Kirkman spiega anche che aveva tracciato i principali punti della storia della serie fin dal lontano 2015 e alla fine ha resistito alla tentazione di completare la trama in modo che il fumetto potesse continuare a lungo.
“Mentre lavoravo per trovare nuovi modi per espandere la storia, mi sono reso conto che nessuno sembrava quello giusto”, ha detto. “Sembrava una deviazione inutile… era, in mancanza di una parola migliore, riempitivo. Più ho cercato di trovare nuovi posti in cui andare, più mi è stato chiaro che questo era ciò di cui questa storia aveva bisogno… doveva finire”.
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